Tematica Piante

Valeriana officinalis L.

Valeriana officinalis L.

foto 482
Foto: J.F. Gaffard
(Da: fr.wikipedia.org)

Phylum: Tracheophyta Sinnott, 1935 ex Cavalier-Smith (1998)

Classe: Magnoliopsida Brongn. (1843)

Ordine: Dipsacales Dumort. (1829)

Famiglia: Valerianaceae Batsch, 1802

Genere: Valeriana L.


itItaliano: Valeriana

enEnglish: Valerian, Garden heliotrope, Garden valerian

frFrançais: Valériane, Toute bonne, Herbe aux chats

deDeutsch: Gemeiner Baldrian, Gebräuchlicher Baldrian

Descrizione

È la più nota del genere Valeriana, costituito da più di 150 specie. Il nome boanico si deduce dal latino valere (rigoroso, sano). Il nome popolare, erba dei gatti, proviene dal fatto che la pianta fresca esercita un'attrazione di tipo "stupefacente" sui gatti ed è forse questo il motivo per il quale, pur essendo decorativa, la si incontra raramente nei giardini. Pianta erbacea e perenne, con breve rizoma stolonifero, fusto eretto e solcato in superficie da scanalature, radici fibrose emananti uno sgradevole e penetrante odore; in condizioni ottimali può raggiungere altezze superiori al metro. Le foglie sono opposte e prive di stipole, con picciolo presente solo nelle inferiori (le superiori sono sessili); tutte si presentano composte e imparipennate, costituite da 11-19 foglioline a lamina intera o dentata e di un bel colore verde intenso. I fiori, leggermente profumati, si trovano riuniti a formare un particolare tipo di infiorescenza detta corimbo; sono ermafroditi, con calice ridotto e corolla a 5 petali, tubolare e dal colore rosa chiaro; l'androceo è composto da 3 stami, il gineceo da un pistillo tri-carpellare con ovario infero ed uniloculare. La fioritura avviene in aprile-giugno e l'impollinazione è entomogama (tramite Insetti). Il frutto è un achenio striato provvisto di setole piumose derivanti dalla modificazione che i piccoli denti del calice subiscono con la maturazione. La loro presenza ne aiuta la dispersione per mezzo del vento. Il meccanismo d'azione dei suoi costituenti è abbastanza ben conosciuto. Si deve agli esteri degli acidi valerianici ed agli iridoidi l'inibire l'enzima animale acido gamma-aminobutirrico transaminasi, preposto alla degradazione metabolica del neurotrasmettitore gamma-aminobutirrato (GABA). Questo mediatore chimico è notoriamente associato a fenomeni neuronali di tipo inibitorio ed è responsabile anche dell'induzione del sonno nell'uomo. Studi più recenti hanno evidenziato che anche alcuni degli alcaloidi possono avere una influenza più o meno diretta sul metabolismo del GABA, ma il loro meccanismo è ancora poco chiaro. Infine, pare che alcuni dei terpeni e dei flavonoidi possano fare da agonisti con i recettori dell'adenosina (quelli inibiti dalla caffeina) ed essere in parte responsabili dell'azione ipno-inducente, spasmolitica a livello intestinale e riducente sulla pressione arteriosa.

Diffusione

Regioni boscose europee e, in parte, anche in Nord America e nelle regioni tropicali sudamericane. La V.officinalis predilige gli ambienti freschi ed umidi (mesofita) e cresce ai margini dei boschi e nei prati ombrosi fino ad una altitudine di 1400 metri.


00967
Stato: Mongolia
01459 Data: 25/05/1957
Emissione: Flora locale 9 v.
Stato: Yugoslavia

03465
Stato: Poland
03718
Stato: Somalia

06306
Stato: Slovenia